Introduzione
Noi fotografi ci troviamo spesso di fronte al problema che le differenze di luminosità in una scena superano la gamma dinamica della nostra fotocamera. Soprattutto nella fotografia di paesaggio, ad esempio nei tramonti o nei soggetti con cielo chiaro e primo piano scuro, ciò porta a luci bruciate o ombre troppo scure. Per compensare questi contrasti esistono due metodi consolidati: il filtro grigio graduato (filtro GND) e la tecnica HDR (High Dynamic Range). Entrambi gli approcci hanno i loro punti di forza e di debolezza.
Filtro grigio graduato: compensazione già durante lo scatto
Filtro grigio graduato: compensazione già durante lo scatto
Un filtro graduato grigio è un filtro ottico che è colorato di scuro nella metà superiore dell'immagine e diventa trasparente verso il basso. Questo oscura principalmente l'area chiara (ad esempio il cielo), mentre il primo piano rimane inalterato.
Vantaggi:
- Risultato naturale direttamente dalla fotocamera: richiede poca o nessuna post-elaborazione.
- Lavoro veloce: ideale per situazioni in cui la luce cambia rapidamente.
- Possibilità di esposizioni prolungate: particolarmente importante in caso di acqua in movimento, nuvole in movimento o scie luminose, dove più esposizioni sarebbero problematiche.
Svantaggi:
- Transizioni fisse: l'andamento del filtro non sempre si adatta perfettamente alla linea dell'orizzonte o ai bordi irregolari del soggetto (ad es. montagne, alberi).
- Materiale aggiuntivo: è necessario trasportare e utilizzare filtri, supporti ed eventualmente adattatori.
- Flessibilità limitata: una volta stabilita l'esposizione sul campo, è quasi impossibile apportare correzioni successive.
HDR – Maggiore dinamismo grazie alle serie di esposizioni
HDR – Maggiore dinamismo grazie alle serie di esposizioni
L'HDR (High Dynamic Range) si basa sulla combinazione di più scatti con esposizioni diverse. Da queste singole immagini viene calcolata un'immagine che riproduce una gamma dinamica più ampia di quella che un singolo sensore sarebbe in grado di catturare.
Vantaggi:
- Massima flessibilità: la gamma di esposizione può essere adattata con precisione alla scena.
- Perfetto adattamento a condizioni di luce complesse: anche in caso di strutture irregolari o ricchezza di dettagli in primo piano.
- Ampie possibilità di post-elaborazione: il tone mapping consente interventi creativi su luminosità e contrasto.
Svantaggi:
- Complesso nella pratica: richiede solitamente un treppiede, una serie di esposizioni e la post-elaborazione al computer.
- Movimenti nell'immagine: persone, acqua o foglie mosse dal vento possono causare immagini fantasma.
- Possibili risultati innaturali: l'HDR viene spesso esagerato e risulta quindi artificiale.
- Interruzioni di tono: se l'intervallo dei valori di luce è troppo elevato, possono verificarsi interruzioni di tono.
- Perdita di informazioni sull'immagine: con l'HDR, non tutti i dati dell'immagine sono disponibili fino all'output dell'immagine finale. Ciò spesso limita le possibilità di elaborazione.
Confronto nella pratica
- Rapidità e semplicità: il filtro sfumato grigio è ideale quando si desidera ottenere immediatamente un risultato presentabile.
- Massimo controllo dell'immagine: l'HDR è superiore quando la scena è molto complessa e non esiste una linea di demarcazione netta tra chiaro e scuro.
- Effetto creativo: i filtri graduati di solito forniscono un'immagine più naturale, mentre l'HDR può avere un effetto molto drammatico.
Conclusione
La scelta tra filtro graduato grigio o HDR dipende dal soggetto, dal metodo di lavoro e dal gusto personale.
- Chi apprezza un risultato naturale e la fotografia spontanea, troverà nei filtri graduati grigi la soluzione ideale.
- Chi è disposto a investire tempo nella post-elaborazione e a sfruttare al massimo la gamma dinamica, trarrà vantaggio dall'HDR.
In molte situazioni, entrambi i metodi si completano a vicenda: un filtro graduato grigio può ridurre la gamma di contrasto già durante lo scatto e facilitare successivamente l'elaborazione HDR. Entrambe le tecniche offrono il vantaggio di poter scattare foto in momenti in cui gli altri ripongono la fotocamera.
Un'altra tecnica per compensare l'esposizione è la tecnica UDI (Ultra Deep Image), che però richiede un lavoro di elaborazione molto più impegnativo. Questa tecnica verrà trattata separatamente.